MILANO, 5 GIU – Ammontano a “15 miliardi i risparmi bruciati ad oggi fra azioni e obbligazioni subordinate delle due Banche Venete e delle quattro Banche poste in risoluzione e quasi 3 i miliardi a rischio nei subordinati di Mps. 300 mila i risparmiatori colpiti e potenzialmente 800 mila coinvolti”. Ma “nonostante il bilancio drammatico”, per il think tank Action Institute, “non c’e’ ancora stato un dibattito serio su come effettivamente migliorare il sistema italiano del risparmio, uno dei piu’ arretrati in Europa”. “Revisione della governance con una filosofia di fondo che si preoccupi dei conflitti di interesse piu’ nella sostanza che nella forma; revisione dei prodotti con particolare attenzione anche qui alla mitigazione dei conflitti di interesse; incentivi fiscali per promuovere un’allocazione professionale ed efficiente del risparmio; educazione finanziaria nelle scuole”. sono “questi i quattro pilastri” delle proposte elaborate dall’Action Institute (che ha nel comitato scientifico, tra gli altri, l’ex rettore della Bocconi Guido Tabellini, l’economista Alberto Alesina, il premio Nobel per l’economia Michael Spence). “L’Italia si dimostra un paese particolarmente arretrato per quanto riguarda la gestione del risparmio”, viene evidenziato: “da un lato il risparmiatore italiano e’ fra quelli meno finanziariamente istruito dei paesi sviluppati, dall’altro troppe volte la gestione del risparmio e’ stata affidata alle banche che hanno agito in conflitto di interesse”. Le proposte dell’Action Istitute, sviluppate in un paper di Sandro Pierri, ex A.d. di Pioneer, “mirano da un lato a tutelare e migliorare l’allocazione dei risparmi delle famiglie italiane, con un “effetto ricchezza” (un aumento dell’1% del patrimonio finanziario delle famiglie creerebbe 40 miliardi di ricchezza aggregata, ossia circa 1,500 euro per famiglia) dall’altro a plasmare un contesto in cui il risparmiatore possa compiere delle scelte consapevoli”. “E’ fondamentale – commenta Carlotta de Franceschi, presidente dell’Action Istitute – che il dibattito pubblico non si limiti all’individuazione delle gravi responsabilita’ che hanno investito il sistema ma abbracci anche la creazione delle condizioni che permettano di prevenire nuove aggressioni del risparmio in futuro”.
Banche: Action, 15mld bruciati, manca dibattito su soluzioni “Migliorare sistema risparmio italiano, e’ tra piu’ arretrati”
