Autore : Action Institute
Data: 09-04-2018
Tipo: Altro
Tematica: Action Institute
Strutturata come una newsletter mensile, presenta una panoramica del dibattito sulle policies internazionali. Viene proposta una selezione delle migliori idee dei più influenti think tank, organizzata in quattro aree: (i) Finanza, (ii) Innovazione e Sviluppo, (iii) Affari Europei e (iv) Politiche sociali.
“Central banks in the age of populism“. Le elezioni degli ultimi due anni hanno dimostrato che viviamo in un mondo sempre più populista. Quali sono le conseguenze per le banche centrali? Gli autori di questo articolo approfondiscono le risposte date da diversi autori dal 2017 a oggi.
“Low risk as a predictor of financial crises“. I legislatori nazionali e gli operatori finanziari hanno bisogno di indicatori affidabili per prevedere imminenti crisi di mercato. Questo articolo sostiene che, sebbene sia considerata da molti come un segnale d’allarme, l’alta volatilità spesso arriva troppo tardi, quando la crisi è già alle porte.
“How the Powell Fed will raise interest rates“.Dopo anni di politica monetaria espansiva, con tassi di breve termine tendenti allo zero, la Federal Reserve ha iniziato ad alzarli, anche se non esattamente in maniera “classica”.
“Job substitution does not equal job disappearance: Employment and education policies in the era of AI and robotics“. Questo contributo esamina come gli individui, le imprese e il legislatore possono interagire per ottimizzare il capitale umano nei lavori più specializzati, lasciando che l’intelligenza artificiale e i robot automatizzino i lavori meno specializzati, per i quali c’è anche meno offerta di lavoro.
“Capital Markets Union and the Fintech Opportunity“. Il FinTech ha il potenziale necessario per cambiare la struttura dell’intermediazione finanziaria nel profondo. Potrebbe distruggere l’intermedizione finanziaria così come la conosciamo oggi, inaugurando nuovi modelli di business, rafforzati da algoritmi intelligenti, big data, cloud computing e intelligenza artificiale.
“European Patent Office sees record number of applications in 2017“. La Cina continua a investire sull’innovazione, con Huawei ormai leader mondiale. L’Europa, invece, non sembra progredire nemmeno con il brevetto unitario.
“Cash outflows in crisis scenarios: do liquidity requirements and reporting obligations give the SRB sufficient time to react?“.I fallimenti del mercato bancario hanno diverse cause, ma sono accomunati da una costante: una rapida crisi di liquidità. Le nuove misure dell’Unione Europea in materia di riserve di liquidità garantiscono una qualche forma di garanzia, ma non sono dirimenti nel prevenire scenari del genere.
“Domestic banks as lightning rods? Home bias during the eurozone crisis“. Le banche europee sono state spesso accusate di detenere un ammontare eccessivo di debito nazionale, segnale interpretato come chiara prova di moral suasion. Ricorrendo ad un dataset che copre l’intero periodo della crisi dell’Eurozona, l’autore conferma che la crisi ha portato ad una riallocazione del debito sovrano da banche straniere a banche nazionali.
“Do wide-reaching reform programmes foster growth?“. Molti ritengono che la rinnovata crescita nell’Eurozona dimostra che le riforme strutturali pensate durante la crisi stanno funzionando e che è necessario ritornare a discutere fino a che punto tali riforme sono in grado di contribuire alla crescita di lungo periodo.
“European Supervisory Authorities still playing second fiddle to national financial regulators“. Tre Autorità di Supervisione Europee – EBA, ESMA e EIOPA – sono state create per facilitare la stabilità e l’efficienza del sistema finanziario, coordinando la supervisione micro-prudenziale e collaborando alla realizzazione di legislazione secondaria e terziaria.
“Income redistribution through taxes and transfers across OECD countries“.Il crescente aumento dell’ineguaglianza è diventato una preoccupazione sempre più incalzante per gli economisti, ma – per essere affrontato – richiede una profonda conoscenza dei sistemi di tassazione e redistribuzione. Ricorrendo a dati OCSE, questo articolo dimostra che tasse e trasferimenti sono meno efficienti per ridurre il divario a forbice oggi di quanto non lo fossero a metà degli Anni Novanta.