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Data: 13-07-2020
Tipo: Altro
Tematica: Action Institute
“Bank insiders impede equity issuances in times of crisis “. Le banche con maggiore equity tendono a prestare di più, creare maggiore liquidità, avere più probabilità di sopravvivere a crisi e tendono a recuperare più velocemente. Questo contributo mostra come l’assetto proprietario sia una determinante chiave nell’emissione di nuove azioni da parte di una banca durante una crisi.
“Global currencies during a crisis“. L’attuale crisi ha confermato l’importanza delle linee di currency swap offerte dalla Federal Reserve. Queste swap lines rinforzano il ruolo del dollaro come valuta dominante nel mondo. Tuttavia, non bisognerebbe aspettarsi un grande impatto internazionale dell’Euro se la Banca Centrale Europea offrisse swap simili. La competizione fra valute non si vince dalla generosità delle proprie swap lines.
“Trade shocks and credit reallocation: Lessons from Italy“. In un periodo durante il quale il malcontento verso il commercio e la globalizzazione è a un suo massimo storico, è cruciale capire quali siano le frizioni che impediscono una piena realizzazione dei vantaggi del commercio. Questo contributo prende evidenza empirica dall’Italia e contribuisce al dibattito sull’identificazione di un nuovo canale: l’endogeno vincolo dei finanziamenti delle banche con portafogli attività danneggiati dalla liberalizzazione.
“Europe’s digital verification opportunity“. Secondo questo nuovo studio, l’Europa dovrebbe muoversi velocemente per permettere al settore privato di sfruttare il sistema di verifica digitale dell’identità, soprattutto alla luce dei cambiamenti nella comunicazione portati dalla crisi del COVID-19.
“Three-quarters of Next Generation EU payments will have to wait until 2023“. A causa degli ostacoli nel design, approvazione e implementazione di programmi dell’Unione Europea, meno di un quarto dei 438 miliardi di euro in prestiti pianificati sotto i nuovi strumenti di recupero europei è in programma di essere speso nei prossimi due anni e mezzo, quando la necessità di recupero sarà massima.
“Don’t let UK-EU foreign policy co-operation be collateral damage of Brexit“. Sono passati 6 mesi dalla Brexit, ma non c’è ancora stato alcun progresso significativo nelle negoziazioni per definire il futuro delle relazioni fra Regno Unito ed Europa. Ed il tempo a disposizione è sempre meno. In una dichiarazione congiunta, Boris Johnson e i leader europei hanno chiarito che il periodo di transizione per trovare un accordo finirà il 31 Dicembre, come desiderato dal Regno Unito.
“Study on up- and re-skilling in micro and small enterprises“. Lo sviluppo delle skills è necessario per affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro, trainati da importanti trasformazioni come la digitalizzazione, l’invecchiamento della popolazione e il cambiamento climatico. Data l’importanza delle micro e piccole imprese per l’economia e l’occupazione europea, questo studio fornisce spunti sulle principali sfide per queste imprese.
“EU firms in the post-COVID-19 environment: Investment-debt trade-offs and the optimal sequencing of policy responses “. Il COVID-19 e le relative misure di lockdown hanno impattato fortemente il settore delle imprese in Europa. Questa colonna usa un approccio contabile e dati a livello di azienda (da ORBIS) per valutare le scelte strategiche di medio termine delle imprese.
“The slowdown in productivity growth and policies that can restore it“. La crescita della produttività del lavoro alimenta la crescita economica. Eppure, la crescita di produttività è generalmente rallentata negli ultimi cinquanta anni. In questo paper, gli autori identificano spiegazioni per il rallentamento nella crescita di produttività e le politiche pubbliche che possono aiutare a rivitalizzarla.