Autore : Action Institute
Data: 15-06-2017
Tipo: Altro
Tematica: Credito
Oltre 15 miliardi di risparmi bruciati fra azioni ed obbligazioni subordinate e 300 mila risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie, che si sono succedute da Novembre 2015. Anche ieri sulla questione Banche Venete, Fabio Panetta, il Vice di Bankitalia, è intervenuto, richiamando alla salvaguardia dei risparmiatori. Nonostante la situazione drammatica, manca ancora nel dibattito una riflessione costruttiva alla tutela del risparmio.
La prospettiva di Action vuole per un secondo spostarsi dalle banche e abbracciare i risparmiatori. Nell’opinion “La gestione del risparmio”, il Think Tank avanza una proposta, articolata in quattro punti. Primo, ridisegnare il sistema della Governance e di condotta degli intermediari, affidando unicamente alle SGR la gestione professionale del risparmio. Secondo, revisione dell’offerta dei prodotti finanziari, mitigando i conflitti di interesse e migliorando la qualità dell’informazione. Terzo, promuovere una migliore allocazione dei portafogli, con un effetto positivo non solo per i risparmi, ma anche per la ricchezza delle famiglie. Infine, introdurre nei curricula della scuola dell’obbligo corsi specifici di educazione finanziaria.
La proposta di Action, nella sua analisi, dimostra come l’applicazione del bail-in sia particolarmente deprimente per le famiglie italiane. Queste, infatti, a differenza dei cugini europei, hanno una chiara preferenza per le obbligazioni bancarie, in cui allocano circa l’11% delle risorse finanziarie, sette volte di più rispetto a Francia e Regno Unito.
Il quadro delineato è ancora più preoccupante perché emerge un drammatico analfabetismo finanziario. Da un’indagine di S&P, si dimostra come il 60% risparmiatori italiani non sia in grado di effettuare scelte finanziare informate. In aggiunta, come si evince dai risultati del test PISA, la perfomance degli studenti italiani in materia finanziaria è tra le peggiori, in media di 20 punti inferiore a Francia e Germania.
Questi numeri rendono ancora più evidente le potenzialità, in termini di benefici, di una maggior diffusione e di una migliore gestione del risparmio gestito.
Le proposte del Think Tank hanno come scopo quello di garantire l’effettiva tutela e redditività del risparmio, ristabilendo quella fiducia tra risparmiatori ed intermediari che da tempo sembra mancare. Dopo 15 miliardi persi, non è più possibile rimandare un intervento a tutela, non solo delle banche, ma soprattutto dei risparmiatori, troppe volte sacrificati negli scandali finanziari. Questa volta, anche il Ministro Padoan manda un messaggio forte: no al bail-in di Veneto Banca e Popolare Vicenza, ma massima garanzia per i depositanti. Sospiro di sollievo per i risparmiatori, soprattutto dopo l’apertura di Bruxelles a questa proposta. Dunque, la definizione di una soluzione comune, sostenuta dalla Commissione Europea, sembra rappresentare l’inizio di un percorso virtuoso per la tutela dei risparmiatori.