Autore : Action Institute
Data: 19-04-2021
Tipo: Altro
Tematica: Action Institute
Hello, Action Institute Community!
While the COVID-19 pandemic is hurting the global economy, we at Action Institute aim at delivering a whole-rounded perspective, cutting through the noise.
Our weekly Special series approaches the effects of the virus from different perspectives: from medical facts to health policy, from economic policy to macroeconomic issues, from politics to financial markets, from technology to the impact on businesses, and more. We encourage our esteemed readers to provide us with feedback and suggestions.
This weekly issue proposes a selection of papers and articles focused on (i) Health Policy and (ii) Economic Policy.
“Why Even Well-Prepared Countries Failed the Pandemic Test” (Foreign Affairs, Christopher T. Lee and Tom Frieden, March 29th, 2021). L’articolo sostiene come non solo il grado di preparazione di un sistema sanitario ma anche la sua governance conti nelle risposta alla pandemia. In particolare, evidenzia come la Valutazione Esterna Congiunta (VEC) da parte dell’OMS non colga completamente la preparazione di un sistema sanitario: la VEC si focalizza solo sulla solidità del sistema di laboratori, non sui fattori politici. Questa mancanza può spiegare perchè anche paesi ben preparati abbiano fallito la prova pandemica.
“Lockdown fatigue: The declining effectiveness of lockdowns” (Vox.eu, Patricio Goldstein, Eduardo Levy Yeyati and Luca Sartorio, March 30th, 2021). L’articolo cerca di verificare se l’efficacia dei lockdown rispetto alla diffusione del virus e il tasso di mortalità sia cambiata nell’ultimo anno, attraverso l’analisi di dati riferiti a 152 paesi a partire dallo scoppio della pandemia fino al 31 dicembre 2020. Ne emerge che il lockdown non funziona come una misura di contenimento continuativo nel caso di una pandemia prolungata.
“Vaccine Passports: What to Know” (Council on Foreign Relations, Claire Felter, April 7th, 2021). Questo articolo prende in esame l’attuale dibattito sui passaporti sanitari dato che alcuni governi ed imprese stanno iniziando ad utilizzare pass digitali e cartacei che certificano l’avvenuta immunizzazione contro il COVID-19. Tuttavia, gli esperti sottolineano che il loro utilizzo potrebbe ostacolare gli sforzi della campagna vaccinale e che un mosaico di passaporti vaccinali diversi potrebbe causare confusione.
“Persistent COVID-19: Exploring potential economic implications” (Bruegel, Oliver Blanchard and Jean Pisani-Ferry, March 12th, 2021). L’articolo descrive tre implicazioni economiche di uno scenario di epidemie ricorrenti. La prima è la durevole restrizione alla mobilità internazionale, poiché i paesi provano a proteggersi da contagi provenienti da altrove. La seconda è la probabilità di ripetuti lockdown. La terza è un effetto duraturo sulla composizione della domanda e dell’offerta.
“Unwinding COVID support measures for banks” (Vox.eu, Thorsten Beck, Elena Carletti and Brunella Bruno, March 19th, 2021). Le misure di sostegno alle banche avrebbero dovuto innescare un circolo virtuoso tra imprese, banche e governi, evitando una crisi del credito e mantenendo i premi di rischio a livelli bassi. Tuttavia, esse hanno anche posto le basi per un possibile aumento del rischio sistemico in futuro. L’articolo sostiene che la strategia di uscita da queste misure debba essere attentamente progettata e coordinata, ma anche comunicata chiaramente.
“The fiscal policy response to the pandemic” (Brookings, Christina D. Romer, March 24th, 2021). Secondo Christina Romer, le peculiari caratteristiche di una recessione pandemica implicano che la politica fiscale durante una pandemia debba essere orientata ad aiutare coloro che sono direttamente danneggiati dalla crisi piuttosto che a stimolare una crescita generale della domanda aggregata. Analizza perciò gli stimoli economici statunitensi per valutare se saranno efficaci nel fornire tutele adeguate.
“To compare the EU and US pandemic packages misses the point” (FT, Paschal Donohoe, March 29th, 2021). Paschal Donohoe, presidente dell’Eurogruppo e ministro delle finanze irlandese, spiega come comparare i pacchetti di stimoli economici dell’UE e degli Stati Uniti potrebbe sottostimare la dimensione e la natura trasformativa degli storici sforzi compiuti dall’Unione Europea per rilanciare le economie dei suoi paesi. L’autore sottolinea, inoltre, che questa non dovrebbe essere una gara a chi offre gli stimoli economici più onerosi perché ciò che conta sono i risultati positivi che questi stanno generando sui mezzi di sussistenza e sul tenore di vita.