Autore : Action Institute
Data: 24-05-2021
Tipo: Altro
Tematica: Action Institute
Hello, Action Institute Community!
While the COVID-19 pandemic is hurting the global economy, we at Action Institute aim at delivering a whole-rounded perspective, cutting through the noise.
Our weekly Special series approaches the effects of the virus from different perspectives: from medical facts to health policy, from economic policy to macroeconomic issues, from politics to financial markets, from technology to the impact on businesses, and more. We encourage our esteemed readers to provide us with feedback and suggestions.
This weekly issue proposes a selection of papers and articles focused on (i) Future Developments and (ii) Economic Policy.
“Pathways for productivity and growth after the COVID-19 crisis” (Vox.eu, Hans‐Helmut Kotz, Jan Mischke and Sven Smit, May 3rd, 2021). Il futuro della produttività e della crescita economica negli Stati Uniti e in Europa è incerto. Attraverso l’analisi di otto settori economici che delineano le condizioni chiave per una ripresa sostenuta dalla crisi dovuta al COVID-19, lo studio suggerisce che la debole crescita della produttività che ha seguito la crisi globale può essere prevenuta se il settore privato e pubblico agiscono insieme per rafforzare la domanda e diffondere la ristrutturazione dal lato dell’offerta a tutte le imprese.
“What pre-pandemic job trends suggest about the post-pandemic future of the capital region” (Brookings, Jaclene Begley, Leah Brooks, Brian J. McCabe, Jenny Schuetz, and Stan Veuger, May 12th, 2021). L’articolo discute come la pandemia potrà influenzare i futuri sviluppi nelle aree urbane. In particolare, sottolinea come potrebbe avere impatti profondi sulle attività commerciali se i lavoratori professionisti che guidano la domanda di uffici di alto valore continuassero a lavorare da remoto. I principali settori che potrebbero soffrire sarebbero quelli legati alle attività di accoglienza e di piacere.
“How keeping health a priority is a prescription for European prosperity” (McKinsey Global Institute, Hemant Ahlawat et al., May 19th, 2021). L’articolo suggerisce che la fine dall’attuale crisi sanitaria cela un’opportunità per l’Europa di migliorare la qualità generale della vita e costruire una maggiore capacità di ripresa contro le crisi sanitarie future, il tutto promuovendo la crescita economica e una maggiore prosperità. L’investimento nella creazione delle condizioni per la salute potrebbe ridurre le disparità nei risultati di salute tra diversi gruppi, alleviare la pressione sui servizi sanitari acuti e aumentare la resilienza di fronte a future sfide e shock legati alla salute.
“A long-term view of COVID-19’s impact on the rise of the global consumer class” (Brookings, Wolfgang Fengler and Homi Kharas, May 20th, 2021). Il COVID-19 ha innescato la più grande crisi economica globale dalla fine della seconda guerra mondiale. Tuttavia, è importante mettere in prospettiva l’impatto sull’economia, misurandolo anche rispetto alle tendenze a lungo termine di una costante crescita del progresso economico globale. In effetti, questo articolo spiegherà come, data la continua espansione globale della classe dei consumatori, la recessione dovuta al COVID-19 sembrerà solo una deviazione temporanea a questa tendenza di crescita.
“Fiscal Follies in the COVID Recovery” (CEPS, Daniel Gros, March 8th, 2021). A differenza delle conseguenze della crisi del 2008, il problema di oggi non è la mancanza di potere d’acquisto, ma piuttosto le circostanze uniche di una pandemia virale. Questo articolo analizzerà qual è la migliore risposta fiscale a questa pandemia e se i governi dei paesi sviluppati debbano continuare a mantenere aperti i loro rubinetti fiscali. L’esperienza dello scorso anno suggerisce che i governi dovrebbero risparmiare su ulteriori trasferimenti su larga scala, poiché uno stimolo della domanda aggregata è meno efficiente in una crisi settoriale e avrà quindi un moltiplicatore inferiore.
“Setting Europe’s economic recovery in motion: a first look at national plans” (Bruegel, Zsolt Darvas and Simone Tagliapietra, April 29th, 2021). L’articolo è una prima veloce analisi su come Spagna, Italia, Germania e Francia programmano di spendere i soldi del Next Generation EU. Dei quattro paesi solo l’Italia userà i fondi nella forma di prestiti. La Germania programma di spendere più della metà dei soldi che riceverà sulla digitalizzazione. La Francia pianifica di spendere metà della sua quota di fondi sulle priorità ecologiche, mentre gli altri tre paesi spenderanno circa il 40%.