Autore : Action Institute
Data: 05-07-2021
Tipo: Altro
Tematica: Action Institute
Hello, Action Institute Community!
While the COVID-19 pandemic is hurting the global economy, we at Action Institute aim at delivering a whole-rounded perspective, cutting through the noise.
Our weekly Special series approaches the effects of the virus from different perspectives: from medical facts to health policy, from economic policy to macroeconomic issues, from politics to financial markets, from technology to the impact on businesses, and more. We encourage our esteemed readers to provide us with feedback and suggestions.
This weekly issue proposes a selection of papers and articles focused on (i) Politics, Institutions and International Policy and (ii) Health Policy.
“Preventing the Next Pandemic Will Take More Than Good Ideas” (CFR, Stewart M. Patrick, May 17th, 2021). L’Independent Panel for Pandemic Preparedness and Response ha pubblicato un rapporto sul COVID-19 che offre raccomandazioni per trasformare l’approccio globale alle pandemie e prevenire quelle future. Difetti intrinseci del rapporto a parte, le proposte includono: un nuovo consiglio globale per la salute basato su un nuovo trattato; un’OMS più focalizzata, indipendente e consapevole; investimenti nella preparazione; un sistema globale più agile per la sorveglianza e l’allarme; una piattaforma permanente per accedere a strumenti e forniture per le pandemie; mobilitazione di nuovi finanziamenti.
“How the pandemic could save us” (Vox.eu, Ian Goldin, June 20th, 2021). Questo articolo sostiene che, nonostante le tragiche morti, la sofferenza e la tristezza che ha causato, la pandemia potrebbe passare alla storia come l’evento che ha salvato l’umanità. Secondo gli autori, la pandemia ha creato un momento focale per il cambiamento, in cui governi e cittadini hanno dimostrato la loro capacità di intraprendere riforme che sarebbero state impossibili prima della pandemia. Infine, l’articolo sottolinea il bisogno di sfruttare questa propensione alle riforme per fermare le future pandemie e costruire un mondo più inclusivo di prosperità condivisa.
“Vaccine competition may now be the world’s best bet” (Chatham House, John Kampfner, June 30th, 2021). Le relazioni tra le maggiori potenze sono al loro peggio da decenni con poca cooperazione, e il COVID-19 ha acuito i sospetti ulteriormente. Da questo punto di vista, è spiegabile perché il programma COVAX non sta funzionando come aspettato: un programma basato sul multilateralismo e la cooperazione non può funzionare quando le nazioni sono sospettose e desiderano il riconoscimento delle loro donazioni. Tuttavia, come questo articolo sostiene, una competizione globale tra paesi sviluppati potrebbe beneficiare le regioni povere e il loro bisogno di vaccini.
“Teletherapy Aimed to Make Mental Health Care More Inclusive. The Data Show a Different Story” (Time, Jamie Ducharme, June 14th, 2021). La pandemia ha spostato la cura della salute mentale online: negli Stati Uniti l’85% delle visite sono state condotte virtualmente contro il 2% pre-COVID-19. La teleterapia era attesa come mezzo per democratizzare il sistema, ma i dati mostrano che l’aumento dei numeri non è andato di pari passo con un aumento dell’inclusività. Le barriere finanziarie e tecnologiche, così come la carenza di operatori rispetto alla domanda, sono ancora le principali limitazioni: per rendere la cura della salute mentale accessibile su larga scala è necessario ricostruire il sistema, piuttosto che semplicemente spostarlo su una nuova piattaforma.
“Covid Delta strain risks spreading ‘like wildfire’ among unvaccinated in US” (FT, Nikou Asgari and John Burn-Murdoch, June 23rd, 2021). La variante Delta del coronavirus, che è stata identificata per la prima volta in India e si è diffusa in tutta Europa, sta guadagnando terreno negli Stati Uniti, dove, secondo un’analisi del Financial Times, rappresenta oltre un terzo dei nuovi casi giornalieri aumentando del 10% rispetto alla fine di maggio. Il seguente articolo analizza come questa variante potrebbe rappresentare una minaccia particolare per le persone non vaccinate e rischiare un aumento dei casi.
“Social value and incentives for vaccine uptake” (Vox.eu, Joan Costa-Font, June 29th, 2021). Lo scetticismo nei confronti dei vaccini è uno dei primi dieci problemi di salute globale secondo l’OMS. Eppure, il valore sociale di un vaccino supera il suo valore privato e di mercato per le grandi ricadute positive oltre gli effetti protettivi per gli individui. Dato che i suoi benefici si realizzano solo se una grande parte della popolazione prende entrambe le dosi, i policy-makers devono adattare incentivi appropriati per assicurare un’adozione diffusa. La rubrica esamina i principali incentivi, sostenendo che una narrativa di stima sociale può essere lo strumento più efficace per mitigare l’esitazione a vaccinarsi.
“How to Develop a Covid-19 Employee Vaccination Policy” (Harvard Business Review, Susan M. Miller, Robert A. Phillips, Roberta L. Schwartz, H. Dirk Sostman, Carole Hackett, and Marc L. Boom, July 1st, 2021). I datori di lavoro nel mondo si stanno arrovellando con la domanda se debbano obbligare i propri dipendenti a vaccinarsi contro il COVID-19. Lo Houston Methodist, un centro medico universitario di otto ospedali, ha sviluppato un processo di sette passaggi che può aiutare tutti i datori di lavoro a prendere questa decisione. Tale processo include linee guida che permettano ai lavoratori di essere temporaneamente o permanentemente esentati dall’obbligo.