SINGLE-PUBBLICAZIONE

Special Covid-19 Series, Issue #45

Autore : Action Institute

Data: 20-09-2021

Tipo: Altro

Tematica: Action Institute

Hello, Action Institute Community!

While the COVID-19 pandemic is hurting the global economy, we at Action Institute aim at delivering a whole-rounded perspective, cutting through the noise.
Our weekly Special series approaches the effects of the virus from different perspectives: from medical facts to health policy, from economic policy to macroeconomic issues, from politics to financial markets, from technology to the impact on businesses, and more. We encourage our esteemed readers to provide us with feedback and suggestions.

This weekly issue proposes a selection of papers and articles focused on (i) Impact on Business and (ii) Social Impact.

 

 

 

SOCIAL IMPACT
“Society is unity in diversity.”, George Herbert Mead

 

 

 “The Robots are Coming, but We’ll Still Have a Global Digital Underclass” (CFR, Catherine Powell and Haydn Welch, August 12th, 2021). Con la crescita dell’automazione durante la pandemia di COVID-19, sono cresciuti anche il cosiddetto “ghost work” e le sue gravi ricadute sulle disuguaglianze che questo implica. Si parla di “ghost work” quando le aziende tecnologiche assegnano compiti a una forza lavoro sottovalutata: le aziende beneficiano di salari più bassi, mentre i lavoratori della flessibilità del lavoro basato sui compiti, che è particolarmente apprezzato dalle donne. Tuttavia, è accompagnato da una maggiore instabilità finanziaria e dalla mancanza di protezioni del lavoro (ad esempio il salario minimo) e del welfare. Per non acuire le disuguaglianze e il divario salariale, sono necessarie sia soluzioni internazionali eque, congiuntamente dalla parte del settore pubblico e privato, sia il riconoscimento sociale di questa forza lavoro invisibile.

 “Remote work, EU labour markets and wage inequality” (Bruegel, Tom Schraepen and Georgios Petropoulos, September 14th, 2021). A causa della pandemia di COVID-19 il tasso di disoccupazione UE è aumentato del 1.4% da marzo a settembre 2020. Mentre la disoccupazione è diminuita leggermente da allora, la natura di alcune professioni è mutata. Gli autori hanno sviluppato una serie di correlazioni così da trarne qualche implicazione di policy. I risultati principali suggeriscono che il lavoro da remoto è condotto da lavoratori anziani, altamente istruiti con alte remunerazioni. L’implicazione è che una rete di sicurezza dovrebbe essere prioritaria, con un mix di policy per coloro che sono i più toccati o esclusi dall’attuale trasformazione del lavoro indotta dal COVID-19.

 “Who needs expats?” (Economist, September 18th, 2021). La pandemia e l’affermazione della globalizzazione hanno rivoluzionato sia la domanda che l’offerta di “expats”. La cifra dei lavoratori disposti a trasferirsi in un paese straniero è scesa dal 64% del 2014 al 50% di oggi, a causa dell’impatto della pandemia sul trade-off tra carriera e vita personale, imponendo quarantene e divieti di viaggio. Inoltre, grazie alla globalizzazione le aziende possono assumere candidati locali con MBA di alto livello, che parlano già la lingua e che richiedono un investimento finanziario inferiore rispetto al trasferimento di un “transplant”. Le opportunità di business più attraenti sono tra i mercati emergenti, la cui cultura è già nota ai lavoratori locali, mentre i processi e le strategie forgiati nelle sedi occidentali possono essere diffusi e controllati attraverso regolari videochiamate.

 

 

 

 

IMPACT ON BUSINESS
“In the business world, the rearview mirror is always clearer than the windshield.”, Warren Buffett

 

 

 Remote work wanted? Evidence from job postings during COVID-19” (Brookings, José Morales-Arilla and Carlos Daboin Contreras, August 12th, 2021). La pandemia di COVID-19 ha spinto le aziende a rispettare le linee guida sul distanziamento sociale, creando dunque aspettative di un aumento della domanda per occupazioni svolgibili da casa. Tuttavia, mentre l’occupazione per lavori “remoti” è stata relativamente resiliente durante la pandemia, le offerte di lavoro online (l’unità di misura della domanda di lavoro) per queste occupazioni sono diminuite in modo sproporzionato. Particolarmente scarsa è stata la pubblicazione online di offerte per lavori “remoti” in occupazioni essenziali e occupazioni dove l’esperienza si traduce in alto rendimento.

 Heterogeneous firm-level impact of Covid-19 and the role of vaccine developments in recovery expectations” (Vox.eu, Alejandro Fernández-Cerezo, Beatriz González, Mario Izquierdo, Enrique Moral-Benito, August 26th, 2021). Le restrizioni imposte dalla pandemia hanno rappresentato uno shock senza precedenti per l’economia mondiale e hanno causato un marcato aumento dell’incertezza. Sulla base di una nuova indagine a livello aziendale abbinata ad informazioni di bilancio, questo articolo presenta nuovi dati sull’impatto asimmetrico dello shock pandemico in Spagna. Tale impatto è stato maggiore nel caso delle imprese più piccole e meno produttive all’interno di ciascun settore e regione. Tuttavia, l’annuncio inaspettato dell’efficacia del vaccino Pfizer ha migliorato significativamente le prospettive di un recupero più rapido sotto vari aspetti.

 Supply bottlenecks create record backlogs at eurozone manufacturers” (FT, Martin Arnold, September 1st, 2021). Nonostante il tessuto industriale europeo registri una crescita significativa continua, le aziende del Vecchio Continente segnalano mancanze di materie prime e ritardi nelle consegne dovuti ad impedimenti causati dalla pandemia. I produttori europei, in particolare quelli appartenenti al settore automobilistico, hanno faticato a soddisfare la crescente domanda globale per mancanza di molti materiali, tra cui i semiconduttori, metalli, plastiche e legno. Si sono verificate situazioni a “collo di bottiglia” anche nella spedizione di container, che hanno portato ad un contenimento delle forniture. Questa situazione sta alimentando un aumento dei prezzi per molti beni del settore manifatturiero, cresciuti del 2.7% rispetto all’Agosto dello scorso anno, contribuendo al recente picco dell’inflazione nell’eurozona al 3%, il livello più alto raggiunto negli ultimi dieci anni.

 “Let’s Redefine “Productivity” for the Hybrid Era” (Harvard Business Review, Jaime Teevan, September 9th, 2021). Studio dopo studio è stato dimostrato che non è sufficiente essere guidati da semplici misure della produttività non appena abbiamo escogitato come passare al lavoro ibrido. Mentre potrebbe essere allettante eguagliare il successo con alti livelli di attività da parte del lavoratore, fare così non considera i fattori che influenzano l’innovazione sostenibile di lungo termine. I manager devono ampliare il modo in cui pensano la produttività per focalizzarsi sul benessere, le connessioni sociali, e la collaborazione e l’innovazione che li conduce al successo. Sulla base di un’ampia ricerca condotta da Microsoft, l’autrice offre tre modi con cui i manager possono abbracciare una più larga visione della produttività in un mondo ibrido.

Credito

Lasciate che vi ricordi che il credito è la linfa vitale dell’ economia, la linfa dei prezzi e del lavoro.

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Salute

La buona Salute è alla base dello sviluppo sociale ed economico e rafforza le politiche in tutti i settori dell’azione pubblica.

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L’innovazione è lo strumento specifico per l’impresa. Ciò che dà alle risorse una nuova capacità di creare ricchezza.

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Capitale Umano

Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso.

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