SINGLE-PUBBLICAZIONE

Raggiungere il successo attraverso la Business Re-Evolution

Autore : Caterina Liori

Data: 10-05-2017

Tipo: Altro

Tematica: Capitale Umano

L’MBA Reunion, giunto alla quinta edizione, è un evento organizzato dalla Bocconi Alumni Association e dalla SDA School of Management. Non è solo un’occasione di ritrovo e confronto per coloro che hanno fatto l’MBA negli anni passati, ma è soprattutto un modo per tornare a fare scuola, condividendo insegnamenti ed esperienze di successo.
Questo obiettivo è perseguito attraverso diversi panel di discussione attivamente promossi da eccellenti professionisti. Nello specifico, il tema della Reunion 2017 è stato “Embracing Business Transformation”.

La letteratura nel campo spiega come, per rinnovare un’impresa in difficoltà e permetterne la ripresa, sia necessario che i manager sviluppino un atteggiamento proattivo, vedendo l’azienda con occhi nuovi ed innovativi. Infatti, le aziende di private equity, quando scelgono in quali imprese in difficoltà investire, cercano quelle più disposte alla trasformazione.

In quest’ottica si è svolta l’edizione 2017 dell’MBA Reunion. Esperti da ogni settore si sono confrontati per approfondire il tema della “distruptive innovation”, termine coniato da Clayton M. Christensen nel 1995, che rappresenta la distruzione di un business esistente per crearne uno nuovo più forte e competitivo.
Dopo i saluti di benvenuto, durante i quali ha preso la parola anche il Rettore dell’Università Bocconi, Gianmario Verona, la discussione si è articolata in diversi interventi e panel.

Durante il primo intervento, “Innovative to grow”, ha preso la parola Alessandro Araimo, EVP General Manager di Discovery Italia. Ha descritto in modo dettagliato e accattivante il processo di trasformazione che l’azienda da lui presieduta ha dovuto affrontare per reinventarsi a seguito dell’ uscita dalla piattaforma di Pay TV Sky. Secondo la sua esperienza, tale trasformazione ha richiesto non una semplice evoluzione organizzativa interna all’azienda, ma una vera e propria rivoluzione strategica e organizzativa. Questa è stata la ricetta per un’innovazione di successo: non sono sufficienti le modifiche al core business, ma è necessario rinnovare completamente l’idea stessa dell’azienda, sotto ogni aspetto.

In seguito, il panel, “Private Equity and Venture Capital: Is it Revolutionaty Power?”, abilmente moderato da Stefano Caselli, Dean for International Affairs, ha visto la partecipazione di due brillanti venture capitalists: Sara Ferrero, CEO di Valextra e Partner di NEO Invesment Partners LLP e Alessandro Piol, Managing Partner, Co-Founder di AlphaPrime e Co-Fondatore di Action Institute. Il tema della discussione è stato sviscerato magistralmente dagli interlocutori che hanno saputo mettere la loro ventennale esperienza al servizio di una platea attenta e partecipe.

In particolare, il Dott. Piol ha analizzato il trend dinamico della tecnologia, che si evolve continuamente orientandosi verso un mondo dominato dall’intelligenza artificiale. In questo contesto, la cyber security diventa uno strumento cruciale per proteggere assets e persone.
Inoltre, l’esperto ha specificato come essere imprenditori oggi significhi accettare i rischi che questo business comporta, sottolineando la sostanziale differenza fra la concezione di fallimento negli Stati Uniti e in Italia. Infatti, mentre negli USA si è consci dei rischi che comporti fare impresa e, di conseguenza, il fallimento viene visto come una caduta temporanea che sprona l’imprenditore a rimettersi in gioco, in Italia il fallimento è visto quasi come una caduta reputazionale definitiva dalla quale è impossibile rialzarsi. Secondo il Co-Fondatore di Action Institute, oltreoceano esiste una cultura del successo che incentiva i giovani a sperimentare l’imprenditoria, cosa che in Italia è ancora assente. Infatti, la totale condanna del fallimento nel nostro paese frena idee innovative e ambiziose, e spaventa gli investitori stranieri.

L’intervento della Dott.ssa Ferrero, invece, è incentrato sulla difficoltà di trovare un partner che condivida in toto le resposabilità del nuovo business, finanziando completamente un nuovo progetto innovativo. Per attrarre capitali occorre un chiaro progetto imprenditoriale e un customer target ben definito. D’altro canto, le aziende di venture capital e i business angels conoscono molto bene l’industria e i suoi talenti, sanno quali domande porre e quindi scelgono con molta attenzione dove e quanto investire.
Entrambi gli ospiti poi hanno sottolineato l’importanza di avere una strategia d’uscita pensata attentamente. Infatti, molti imprenditori, sin da quando fondano la loro società, sono consapevoli di una possibilità futura di vendita, però ciò che spesso non sanno sono le tempistiche della exit strategy. Si presentano quindi due scenari: se l’azienda va bene, allora si cerca di rimandare la vendita il più possibile, in vista di un picco di profitability. Se l’azienda va male, è necessaria una strategia di tagli per presentarsi al meglio ai possibili acquirenti. Questo implica che le imprese debbano essere disposte a rivoluzionarsi continuamente. Questa rivoluzione non deve essere solo finanziaria, ma anche e soprattutto culturale.
In particolare, secondo la Dott.ssa Ferrero, le persone che giocano un ruolo fondamentale in questo processo di cambiamento non siedono nel Consiglio di Amministrazione, ma nel Comitato Esecutivo.
Secondo il Dott. Piol, anche il metodo del crowdfunding per fare impresa non deve essere sottovalutato, tuttavia l’apporto delle venture capital rimane comunque fondamentale per aggiungere valore alle imprese.
Infine, il Prof. Caselli ha portato alla luce la questione degli investimenti in campo sanitario. Specialmente in questo settore, come anche sottolineato da Alessandro Piol, è essenziale l’intervento di imprese di cyber security per proteggere i dati sensibili e tutelare la privacy degli utenti.

A seguito di questo panel, sono intervenuti tre preparati relatori: Alessandro Tosolini, Senior VP New Business Development, The Kroger Co., Andrea Beltratti, Associate Dean for Claudio Dematté Corporate and Financial Institutions Division, SDA Bocconi School of Management e Marco Tortoriello, Associate Dean for Masters Division, SDA Bocconi School of Management Economics of Public Administration and International Institutions.
Gli esperti hanno offerto interessanti spunti di riflessione, confermando l’importanza per un’azienda di sapersi innovare in un mondo complesso e in continua evoluzione.

L’obiettivo di questa Reunion è stato quello di spiegare come attrarre fondi dai venture capital e come adattarsi dinamicamente alle continue sfide del settore. Insomma, in un mondo che va veloce e che è sempre più competitivo, per avere successo, è necessario reinventare il proprio business per renderlo più forte, più innovativo e accattivante per i nuovi investitori.

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