Autore : Action Institute
Data: 31-05-2021
Tipo: Altro
Tematica: Action Institute
Hello, Action Institute Community!
While the COVID-19 pandemic is hurting the global economy, we at Action Institute aim at delivering a whole-rounded perspective, cutting through the noise.
Our weekly Special series approaches the effects of the virus from different perspectives: from medical facts to health policy, from economic policy to macroeconomic issues, from politics to financial markets, from technology to the impact on businesses, and more. We encourage our esteemed readers to provide us with feedback and suggestions.
This weekly issue proposes a selection of papers and articles focused on (i) Politics, Institutions and International Policy and (ii) Health Policy.
“The effect of Covid on EU democracies” (CEPS, Sophia Russack, May 3rd, 2021). Rispondendo alla domanda “quali sono gli effetti delle diverse regole o procedure di crisi sul carattere democratico della governance nazionale?” il report ha mostrato che mentre in alcuni stati membri le istituzioni democratiche e i processi elettorali si sono dimostrati solidi e flessibili, alcune questioni democratiche sono state affrontate in modo diverso. I processi elettorali che hanno riscontrato più critiche sono: un esecutivo troppo potente, controlli limitati sul governo e l’emarginazione dei parlamenti. La fiducia, o la sua mancanza, nelle rispettive élite politiche è una questione particolarmente divisiva.
“By How Much Are Countries Underreporting COVID-19 Cases and Deaths?” (Council on Foreign Relations, Claire Felter, May 10th, 2021). L’articolo cerca di riferire di quanto i paesi sottostimino i casi di e i decessi da COVID-19. Questa stima non è facile da eseguire poiché diversi paesi hanno modi differenti di definire la morte da COVID-19. L’OMS consiglia di elencare i decessi delle vittime come dovuti al COVID-19 solo se non è possibile trovare una causa alternativa di morte. Al contrario, negli Stati Uniti, le giurisdizioni dovrebbero segnalare i decessi di probabili casi di COVID-19, così come quelli confermati. Un caso particolare è il Brasile: con quasi 15 milioni di casi di COVID-19 segnalati e più di 400.000 morti, rappresenta il 13% del tasso di mortalità globale nonostante abbia solo il 3% della popolazione mondiale.
“Pandemic leadership: beware of anecdotes” (Bruegel, Mark Hallerberg and Joachim Wehner, May 11th, 2021). Quando il coronavirus si è diffuso nel 2020, alcuni sostenevano che leader che fossero donne, non populisti e formati come scienziati facessero meglio degli uomini, populisti e non scienziati. Ciò nonostante, lo studio non trova un sostegno sistematico alle ipotesi che scienziati, donne o non populisti siano stati più rapidi nelle chiusure. La conclusione principale è che bisogne essere attenti con le generalizzazioni circa come certi tratti della leadership si siano tradotti in diverse risposte di policy durante la pandemia.
“We can end the Covid pandemic in the next year” (FT, Martin Wolf, May 25th, 2021). I paesi sviluppati non sono riusciti a garantire una produzione sufficiente e un’equa distribuzione dei vaccini ai paesi in via di sviluppo. Il seguente articolo spiega come il paper “Una proposta per porre fine alla pandemia di COVID-19” di Ruchir Agarwal e Gita Gopinath dell’FMI indichi una strategia per ottenere l’immunità di gregge entro il prossimo anno. L’obiettivo di questa strategia è vaccinare almeno il 40% della popolazione di tutti i paesi entro la fine del 2021 e il 60% entro luglio 2022. Lo studio stima i benefici economici cumulativi a 9 trilioni di dollari (1.150 dollari a persona) contro un costo di 50 miliardi di dollari.
“Government won’t get us herd immunity. Businesses can.” (Brookings, Joshua Gotbaum, May 3rd, 2021). L’articolo esamina se i governi siano in grado di raggiungere l’immunità di gregge in autonomia. Secondo l’articolo, sono i requisiti di immunizzazione dei datori di lavoro che potrebbero portare all’immunità di gregge, dal momento che i governi non impongono la vaccinazione, mentre i datori di lavoro possono scegliere di farlo. Le misure di prevenzione da COVID-19 sono state politicizzate, ma lasciare che le aziende stesse decidano se richiedere o meno la vaccinazione dovrebbe essere imparziale. I repubblicani e gli scettici della regolamentazione del governo dovrebbero apprezzare che le singole imprese prenderanno le proprie decisioni in base alle proprie esigenze.
“4 Strategies to Boost the Global Supply of Covid-19 Vaccines” (Harvard Business Review, Prashant Yadav and Rebecca Weintraub, May 6th, 2021). Molto prima che i primi vaccini COVID-19 fossero autorizzati, si sapeva dell’enorme sfida che sarebbe stato garantire una loro equa fornitura alle popolazioni nel mondo. Adesso il fallimento nel fare ciò è evidente. Il mondo ora necessita di riorganizzarsi così da accelerare enormemente la produzione e la distribuzione dei vaccini. Questo articolo offre quattro tattiche per fare ciò: migliorare il flusso di materie prime; armonizzare i processi regolatori; espandere la capacità di produzione e migliorare il coordinamento lungo la catena di produzione.
“Should children be vaccinated to slow the spread of coronavirus?” (FT, Nikou Asgari and Anna Gross, May 7th, 2021). I più grandi produttori di vaccini hanno provato i loro vaccini sui giovani e il Canada è il primo paese ad approvare un vaccino per i bambini. I gruppi farmaceutici hanno, infatti, condotto studi che seguono un metodo “age de-escalation, dose escalation” che somministra prima piccole quantità ai partecipanti più anziani, al fine di testare la dose corretta per i bambini. Nel complesso, il seguente articolo analizza i rischi e i benefici relativi alla vaccinazione dei bambini. Considera la questione relativa alla scarsità di vaccini, alla minore probabilità dei più giovani di morire per COVID-19 e al meccanismo di trasmissione tra individui giovani e anziani.