L’aspettativa di vita di chi nasce nel Sud, hanno sottolineato gli esperti, è già quattro anni più bassa rispetto alla media. Per risollevare il settore il think tank propone una strategia basata su quattro pilastri, che dovrebbe portare a una ‘rivoluzione’ nella sanità da qui al 2030.
”Noi proponiamo un rafforzamento della governance – ha spiegato Paolo De Santis, relatore della proposta – un maggiore empowerment dei pazienti attraverso un’accresciuta trasparenza ed un’elevata disponibilità pubblica di dati sanitari, la definizione di un sistema di incentivi e consequence management e la revisione del modello di finanziamento spostando l’accento dai costi sostenuti ai risultati raggiunti”.
Tutti gli esperti, da Giovanni Bissoni, presidente dell’Agenas, che ha parlato della necessità di un superamento del Servizio Sanitario Nazionale, allo stesso presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, si sono detti d’accordo nel predire che senza cambiamenti il Ssn rischia l’insostenibilità finanziaria. ”Di sicuro il modello organizzativo della sanità necessita di correzioni – ha sottolineato Pitruzzella – Esiste un chiaro conflitto di interesse dovuto al fatto che chi regola il settore, l’autorità regionale, è anche la stessa autorità che acquisisce la prestazione”.
Fonte: ANSA